Resta sintonizzato

Caivano

CAIVANO. Voto disgiunto non smentito. Bisogna stare attenti a chi lo pratica e per quali scopi.

Pubblicato

il

CAIVANO – Chissà perché quando penso all’ex Consigliere Giuseppe Mellone mi viene sempre in mente il detto: “parlare con la testa vuota e peggio che a bocca piena” riferito a quel post che lui fece e che poi in un mio editoriale gli rivoltai contro in base alla verità (leggi qui), ovviamente sempre dalla parte opposta agli azzurri caivanesi.

Purtroppo ancora una volta mi vedo costretto a rispondere a gente che se non fosse per l’eco mediatico che gli concede la mia testata rimarrebbe a vita relegata al consenso pascarolese. Ma veniamo ai fatti.

Oggi l’ex Consigliere Mellone riferendosi alle indiscrezioni che circolano per la città sul voto disgiunto di una parte di Forza Italia e che io ho riportato all’inizio del confronto tra i candidati sindaco di Caivano ieri sera a Talk, scrive su Facebook: “Personalmente non credo che vi sia un solo cittadino della nostra città disposto a credere a una sola delle gravissime illazioni del conduttore di MinformoTv…,…La nostra coalizione, composta di persone perbene e politicamente motivate, è coesa e compatta sul candidato sindaco Salvatore Ponticelli e sul progetto per la rinascita di Caivano”. 

Innanzitutto io ho parlato di una parte di Forza Italia e quanto scritto dal Mellone rafforza il significato del detto latino che recita: “excusatio non petita, accusatio manifesta” (Scusa non richiesta, accusa manifesta) ma parliamo di quella parte che non ha sentito il bisogno di smentire, così come ha fatto anche la Consigliera Buonfiglio, stiamo parlando dell’ex Consigliere Gaetano Ponticelli che al momento la sua bacheca di Facebook è ferma al post di ieri mattina. Da notare inoltre il suo video (allegato sotto l’articolo) dove illustra l’indicazione di voto per la sua preferenza e “dimentica” di indicare anche al suo potenziale elettorato di barrare il nome del proprio candidato sindaco e se due indizi fanno una prova, ad ora, vale ancora l’indiscrezione che abbiamo lanciato ieri e cioè che c’è una parte di Forza Italia che nelle case va professando il voto disgiunto.

La Bacheca dell’ex consigleire Gaetano Ponticelli

Non che non sia legittimo per carità, anche il candidato sindaco Antonio Angelino ha tenuto a ribadire che la legge lo garantisce ma il problema secondo il mio modesto avviso è sempre lo stesso. Se da un lato c’è un soggetto politico che in due consiliature rappresenta la pedina fondante della caduta di due sindaci (Tonino Falco e Simone Monopoli), la caduta di quest’ultimo è famosa per essere arrivata all’indomani del “ricatto politico” perpetrato proprio dai quattro ex consiglieri di Forza Italia capeggiati da Gaetano Ponticelli fino a meritarsi l’appellativo di ammazzasindaci, dall’altro lato c’è lo stesso soggetto che invece non aspetta di entrare in Consiglio comunale ma il sindaco lo ammazza già in fasce nella culla, litigando e professando il voto disgiunto a favore di Antonio Angelino, visto che ieri in diretta Enzo Falco ha dichiarato di rifiutare i voti di Forza Italia.

Non sappiamo se Antonio Angelino abbia raggiunto un accordo di massima con qualcuno di Forza Italia o con lo stesso Ponticelli ma non ci meraviglieremo se a finire per essere tirato la giacca poi, fosse proprio il sindaco di centro una volta insediatosi.

Ecco perché è vero che il voto disgiunto è garantito dalla legge ma bisogna stare attenti anche a chi lo pratica e per quali scopi.

Caivano

De Luca torna sull’argomento: “Don Patriciello non ha il monopolio della lotta contro la camorra”

Pubblicato

il

NAPOLI – Non si placa la polemica intorno alle parole dichiarate dal Governatore De Luca nel suo intervento social a riguardo la satira usata nei confronti del prete Maurizio Patriciello.

Dopo il botta e risposta avuto direttamente con la Premier Meloni, il Presidente della Regione Campania è tornato di nuovo sull’argomento e alcuni minuti fa, attraverso la sua pagina social ha scritto: “In relazione al polverone sollevato dall’on. Meloni, che non ha evidentemente nulla di serio di cui parlare, è utile precisare che la mia battuta non riguarda don Patriciello, ma la scorrettezza di chi ha strumentalizzato a fini di propaganda politica – quando ha presentato l’ipotesi di premierato – figure pubbliche che non c’entrano nulla con le riforme costituzionali.

Quanto a don Patriciello, sia detto con il massimo rispetto, ma con assoluta e definitiva chiarezza, che apprezziamo le sue battaglie, ma che non ha il monopolio della lotta contro la camorra. Ci sono innumerevoli cittadini, lavoratori, uomini di Chiesa e giovani, che sono quotidianamente e silenziosamente impegnati in questa battaglia. E che qualcuno di noi questa battaglia la fa da cinquant’anni, e magari avendo rinunciato a ogni scorta.

Per il resto, siamo impegnati oggi in un lavoro importante e positivo, anche con il contributo fondamentale del mondo religioso, sui temi della famiglia e della relativa legge regionale a cui stiamo lavorando. E stiamo combattendo, da soli, per sbloccare le risorse decisive per aprire cantieri e creare lavoro.

Suggerirei a don Patriciello, amichevolmente, di avere un po’ più di ironia, soprattutto quando ci si presenta non sul piano dei rapporti istituzionali relativi alla tutela del nostro territorio, ma sul piano improprio della politica politicante”.

Il pensiero che parecchi cittadini hanno sempre formulato ma che hanno sempre represso finalmente si è palesato nelle parole del Governatore De Luca. Come li definiva Leonardo Sciascia, questi personaggi possono essere ascritti tra i “professionisti dell’antimafia” mentre c’è gente che in maniera silente e mettendo a repentaglio la propria vita, senza alcuna protezione, lotta contro la criminalità mettendo alla luce tutte le sue malefatte ogni giorno.

Continua a leggere

Caivano

CAIVANO. Occupazioni abusive al Parco Verde. Dissequestrate due abitazioni dal Tribunale del Riesame.

Pubblicato

il

CAIVANO – Prosegue il processo di legalità nel comune gialloverde e precisamente al Parco Verde. I lavori della Procura volti ad individuare le occupazioni abusive all’interno dell’agglomerato caivanese stanno proseguendo e all’interno di essi c’è da registrare l’ottimo lavoro svolto dall’Avv. penalista e Prof. di Diritto Penale Michele Dulvi Corcione che è riuscito a dimostrare l’estraneità ai fatti contestati per due famiglie sue assistite.

Infatti, per due famiglie caivanesi del Parco Verde è terminato l’incubo grazie al fatto che il Tribunale del Riesame di Santa Maria Capua Vetere ha annullato il sequestro degli immobili che secondo la Procura della Repubblica risultavano essere occupati abusivamente.

A quanto pare, queste, sono state le uniche due famiglie a godere di tale provvedimento. Come ebbe a dire anche il Prefetto Michele Di Bari, ogni caso è a se e queste due famiglie, grazie al solerte lavoro del loro avvocato, sono riuscite a dimostrare l’effettivo lecito utilizzo del proprio immobile. Tutto bene ciò che finisce bene.

Continua a leggere

Caivano

Stupro di Caivano, chiesti 12 e 11 anni per i due maggiorenni del branco

Pubblicato

il

12 anni e 11 anni e 4 mesi di reclusione per i due maggiorenni ritenuti coinvolti nelle violenze sessuali subite due cuginette di 12 e 10 anni di Caivano.
E’ quanto richiesto dalla Procura di Napoli Nord, avanzata oggi dal Pubblico Ministero, Giuseppe Vitolo, al termine della requisitoria nella quale è stato evidenziato soprattutto l’aspetto umano e sociale del comune dell’hinterland caivanese in cui l’assenza dello Stato è evidente, secondo quanto sottolineato proprio dal pm.

Per il Sostituto Procuratore di Napoli Nord il personaggio perno delle violenze sarebbe stato il 18enne Pasquale Mosca, per il quale ha richiesto 12 anni di carcere perché non sussistenti le attenuanti generiche; 11 anni e 4 mesi è – invece – la richiesta formulata per Giuseppe Varriale, 19enne.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy